Leader e Team: cos’è il pregiudizio di negatività?

Leader e Team: cos’è il pregiudizio di negatività?

Il Leader moderno si trova in una posizione “scomoda”, ossia costantemente a rischio che i suoi atteggiamenti vengano continuamente giudicati. Come si risolve tutto questo?

Iniziamo con l’immaginare un contesto credibile, uno scenario veritiero.

Siamo nel 2021 e ci troviamo a guidare una realtà aziendale internazionale.
Abbiamo, con fatica e impegno, costruito un team di professionisti validissimi, provenienti da diverse parti del mondo, i cosiddetti talent internazionali che abbiamo dovuto corteggiare perché non ci venissero soffiati dai nostri diretti concorrenti.

Tutto procede a gonfie vele, quando un giorno, improvvisamente, c’è una grave crisi aziendale da gestire. 

I nostri dipendenti ci guardano con occhi supplicanti in attesa di una soluzione celere e concreta che non riusciamo a trovare subito; ci innervosiamo perché siamo preoccupati (giustamente), e per errore diciamo una parola sbagliata alla persona sbagliata.

Umano, mi direte voi. Certamente, risponderò io. 

Peccato che quella parola sbagliata, anche se non ce ne eravamo accorti, si era già inserita in un atteggiamento generale di “alterità” e distacco che l’ha resa la punta dell’Iceberg del livello di sopportazione del Dottor Mahatma Gandhi, talento indiano reclutato con enorme difficoltà, che ci fa ciao con la manina dal suo aereo per l’India.

Facciamo un passo indietro,  vediamo come e perché abbiamo formato questo Iceberg: il pregiudizio di negatività

Un grosso errore, tanto inconsapevole quanto comune, è quello di pensare che “per farsi rispettare” sia bene mantenere un certo distacco, collocarsi autonomamente su un “trono aziendale” invalicabile, irraggiungibile da chiunque non sia il vertice, il capo.

Siamo portati a pensare che se mostriamo le nostre vulnerabilità alle persone che lavorano con noi, queste perderanno fiducia e rispetto nei nostri confronti.

 

SBAGLIATO. 

 

Se non si entra in empatia con i propri dipendenti, per molti motivi tra cui anche la tendenza a soffocarli con il controllo del loro operato, al creare un’atmosfera tossica attorno al lavoro, ecc.. ecc… entrerà in gioco il cosiddetto “pregiudizio di negatività”. 

Per i dipendenti gioca un ruolo negativo il pregiudizio di negatività che influenza pesantemente la percezione del leader. È facile interpretare male il suo comportamento, quindi è difficile che i dipendenti capiscano la sua prospettiva e le sue emozioni, a meno che il leader non si sforzi di essere più esplicito nei loro confronti, di condividere la sua logica, di spiegare le sue intenzioni, di ammettere le sue fragilità (cosa, peraltro, sempre rischiosa).

 

fonte:Leadership&management

Tempo fa scrivevo che al giorno d’oggi in azienda è necessario “togliersi la giacca”. Con questo intendo dire che porsi come Megadirettori Galattici, non solo non premia, ma rasenta ormai il comico nel 2021.

Il personaggio a cui rifarsi oggi, a mio avviso, è semplicemente colui che porta il PESO del potere (non solo la gloria),una persona che si assume la responsabilità di tutti e per tutti, in modo tangibile e concreto. 

Una figura così non potrà mai non essere rispettata, non trovi?

Per altro sarà capita, compresa e aiutata volentieri. La chiave di tutto questo è: instaurare un VERO rapporto.
Hai idea di quanto possa arricchire te e la qualità della vostra vita lavorativa un rapporto sincero con le persone con cui spendi almeno 8 ore al giorno per almeno 330 giorni l’anno?

Dedicarsi tempo e occasioni per creare empatia e rapporto con i propri dipendenti

Se stai leggendo questo articolo fino in fondo, probabilmente nel quotidiano sei tra quei Leader a cui sta veramente a cuore creare empatia con i propri dipendenti.

Scorrendo queste parole, il timore che ti sfiora è: “avrò fatto il possibile? saranno sorrisi autentici loro? sono davvero un buon capo o scapperanno tutti a fine contratto (o prima)?”.

La soluzione a questo dilemma c’è, ed è pure indolore: dedica loro del tempo “extra” lavorativo, pensato e progettato esclusivamente per loro.

Possiamo chiamarlo Team Building, Festa aziendale, Team Empowerment ma il risultato è sempre lo stesso: creiamo occasioni e modi per agevolare e consolidare un vero rapporto con il team.

Sarai sorpreso da quanto l’atmosfera informale e le attività mirate che vi proporremo, ad altissimo grado di personalizzazione, mostreranno i loro risultati sin da subito!

 

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