Metti una sera a cena: il vincente scambio di esperienze tra Leader

Metti una sera a cena: il vincente scambio di esperienze tra Leader

Parlare la stessa lingua, confrontarsi, assorbire informazioni da vertici aziendali, che tornano per una sera a poter essere “semplicemente” persone

Il 21 ottobre scorso, si è conclusa la seconda serata di Preview di “Metti una sera a Cena” dove l’ospite è stato Gerardo Segat, noto ai più per il suo ruolo di Leadership Coach e membro del comitato direttivo italiano di YPO, la principale organizzazione mondiale di Leader e CEO. Ancora una tavola rotonda tra Leader in cui si è discusso di tematiche legate a questa condizione, ci si è confrontati e ci si è finalmente sentiti capiti.

Il ruolo di responsabilità, infatti, ha tanti vantaggi ma come recita il detto popolare “ogni rosa ha le sue spine”, che in questo caso possono essere quelle della percezione della distanza da parte degli altri, dell’ansia di avere in mano le sorti della propria azienda e dell’incertezza dettata dal momento storico,queste esperienze comuni, stanno servendo ai Leader per avere un luogo di scambio: opinioni, idee, progetti e perché no collaborazioni. 

Finalmente qualcuno con cui “togliersi la giacca”

Un luogo d’incontro in cui il Leader può finalmente abbandonare la Self Regulation, ossia la necessità di controllare in maniera più o meno rigida i propri sentimenti sul luogo di lavoro. 

Stiamo riuscendo a costruire un ambiente ad alto tasso di emotività, in cui capire che mostrare il proprio lato umano, fatto di doti e vulnerabilità, è un valore aggiunto non trascurabile e anzi, un punto di forza.

Attraverso un’atmosfera rilassata, ottima convivialità, relatori esperti, e soprattutto la condivisione di una quotidianità simile, con problematiche simili, in cui non si rischia il crollo dell’umore generale se ci si sbottona un po’ di più anche su sentimenti di preoccupazione, incertezza per il futuro e nuova progettualità.

Questo è uno dei crucci di chi si trova a dirigere una realtà aziendale: la paura di mostrare i propri chiaroscuri.

E i Leader rinnovati si stanno accorgendo che aprirsi con umanità al prossimo è segno di grande forza ed onestà che porta con sé solo grandi vantaggi.

Una palestra per imparare ad abbandonare abitudini sbagliate e controproducenti in azienda e lasciarsi contaminare positivamente

Quella sensazione di essere compresi, ha diversi risvolti positivi che il Leader si porterà a casa: 

  • Lasciarsi contaminare positivamente dalle idee altrui è uno degli enormi valori aggiunti di questi incontri.
  • Fare Networking, e non si sa mai che nasca qualcosa di più!
  • Imparare ad essere se stessi senza timori anche in azienda, questo è uno dei punti focali su cui insisto da tempo. La figura del Capo distante e impenetrabile è ormai obsoleta.

Rieducarsi, riprogrammarsi e re-imparare che possiamo essere persone con punti di forza e fragilità, anche al lavoro, anche con i nostri dipendenti, è il messaggio più importante di tutto questo ciclo di incontri. Partendo dal dialogo con persone che occupano la nostra stessa posizione, possiamo imparare come in realtà anche le nostre ombre contribuiscano a dare luce a ciò che facciamo.

Portare a casa questa lezione, metterla in pratica seppur nella sua difficoltà, è l’obiettivo.

L’importante è cominciare!

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